Questa mattina, lunedì 26 aprile, una delegazione di Coldiretti Asti è stata ricevuta dal Prefetto di Asti, Alfonso Terribile. Presenti il presidente Marco Reggio, il direttore Diego Furia, i vicepresidenti Gianfranco Torelli e Andrea Rabino, la vice Prefetto Barbara Buffa e la capo di Gabinetto Lara Maria Quattrone.
«È stato un colloquio molto franco e sincero – spiega il presidente Reggio –, abbiamo esposto tutte le nostre preoccupazioni per la situazione che si è venuta a creare. In questo momento la tensione fra gli agricoltori è molto alta, soprattutto per i danni enormi provocati dall’assalto di cinghiali e caprioli ad almeno mille ettari di seminativi».
«Sua eccellenza il Prefetto – sottolinea il direttore Furia – si è dimostrato a conoscenza della situazione e ha convenuto con noi che occorre trovare al più presto nuove strade per risolvere il problema dei danni provocati all’agricoltura da tutti gli animali selvatici. Anche perché, da troppo tempo, al danno economico, si sono aggiunte le preoccupazioni per l’incolumità delle persone, per gli incidenti stradali e anche per la sicurezza sanitaria».
Con il numero di esemplari di cinghiali in continua crescita, secondo Coldiretti l’equilibrio ambientale in provincia di Asti si sta compromettendo, in quanto si è creata una situazione di saturazione. I danni alle colture arrivano da tutto il territorio, anche da zone dove l’incidenza non era storicamente così elevata. Molti cerealicoltori hanno già riseminato due volte e rischiano ora di triplicare i costi e il lavoro, senza avere garanzie in merito. Coldiretti sollecita una strategia diversa, anche sulla programmazione dell’attività venatoria, con un approccio più deciso e provvedimenti straordinari e urgenti per affrontare l’emergenza.