Viaggio sensoriale e spirituale nella Terra Promessa di Abramo, con i prodotti stagionali e a kmZero del Mercato Contadino di Campagna Amica, venerdì 3 marzo ad Asti, guidata e commentata da don Andrea Ciucci, coautore dei cinque volumi della collezione “Ricette tra cielo e terra” editi San Paolo.
Per l’occasione, il presbitero della Diocesi di Milano attivo nella Pontificia Accademia per la Vita e insegnante di Sociologia e Pastorale della Famiglia presso l’Istituto Superiore per le Scienze Religiose di Firenze, ha proposto ricette di circa 4mila anni fa, rigorosamente riprodotte dalle cuoche contadine Giovanna Soligo dell’Agriturismo Cascina San Nazario di Montechiaro d’Asti, Eleonora Ronco dell’Agriturismo La Stella Polare di Villanova d’Asti e Paola Arpione dell’Agriturismo Le Tre Colline in Langa di Bubbio.
Quattro le portate, tra antipasti, primo, secondo e dolce, con ricette bibliche raccolte, tra le altre, nel volume “Abramo e le ricette ella Bibbia”.
Quattro, anche, i temi che hanno accompagnato le diverse portate: Antipasti “L’abbondanza della Terra” (Frittatina di Cipollotti, Frittatina di Porri, Frittatina con Erbe Aromatiche, Insalata di Cavolo Cappuccio con Yogurt di Capra, Semi di Zucca e Fiore di Cappero e Focaccina Fritta e Olive; Primo “La Zuppa del Profeta” (Zuppa di Zucca con Crostini), Secondo “Lo Stufato della Promessa” (Carrè di Vitello al Latte, Panna e Zafferano con Cipolle al forno), Dolce “Il Dolce dei 7 Sapori” (Pandolce con Fichi e Uvetta accompagnato da Yogurt e Miele Aromatizzato all’Acqua di Rose”. In abbinamento Barbera d’Asti docg, acqua e caffè.
“La Bibbia non è un trattato teologico ma un’incredibile storia; la Bibbia ci consegna una vicenda umana segnata dall’agire di Dio e le ricette dell’epoca ci offrono uno spaccato interessante della vita quotidiana – ha spiegato don Andrea.
Con la forza di una petite Madeleine proustiana, la conviviale de “I sette Sapori della Terra” ha rimandato i commensali nella Terra Promessa dei sette sapori donati da Dio al suo popolo: – una buona terra: terra di torrenti, di fonti e di acque sotterranee, di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra di ulivi, di olio e di miele, dove non mangerai con scarsità il pane e dove mancherà nulla – è scritto nel Deuteronomio.
“Questo passo ci ricorda che la terra può essere sovrabbondante e portatrice di sapori e di varietà – ha commentato don Andrea; – ma guai se ci dimentichiamo come ci siamo arrivati a tutte queste cose qui e che la nostra libertà costa. Attraverso questa cena, ricordiamoci tutta la responsabilità che la storia ci consegna. Se i sette sapori ci renderanno più grati e più responsabili, allora questa terrà avrà prodotto si suoi frutti”.
Si è parlato anche di accoglienza e di condivisione contestualizzata all’oggi. Accoglienza per non condannarsi alla morte e alla sterilità, bensì per generare vita nuova.
Richiamando la stessa Bibbia, più precisamente il Libro dell’Esodo, non è mancata la provocazione del Direttore Coldiretti Asti Diego Furia nell’esprimersi contro i grilli domestici così come autorizzati dall’Unione Europea: – già le cavallette furono una delle dieci piaghe d’Egitto, divorando ogni erba della terra e frutto dell’albero…”.
Presenti alla serata, promossa dal presidente Coldiretti Asti Marco Reggio, anche: il Vescovo della Diocesi di Asti monsignor Marco Prastaro e il consigliere ecclesiastico di Coldiretti Asti don Bruno Roggero.
Ricordando che ogni minuto muoiono di fame 13 persone nel mondo, Reggio ha infine informato che il ricavato della cena andrà a sostenere le famiglie povere, mediante la fornitura di generi alimentari.