Sono stati oltre 700 gli agricoltori Coldiretti astigiani in trasferta a Parma ieri, mercoledì 19 marzo, per difendere la salute di tutti i cittadini. Numeri importanti che hanno concorso alle 5mila presenze del Piemonte e alle ben 20mila provenienti da tutta Italia, originando un importante colpo d’occhio giallo Coldiretti lungo l’intero corteo giunto presso la sede dell’Efsa (Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare).
A colorare vie e piazze, le bandiere gialle dell’Organizzazione, il tricolore italiano e il blu dell’Unione Europea, per sottolineare l’importanza di fare sinergia, ma anche per richiamare la necessità di avere un’Europa diversa e più coraggiosa.
“Cibo dalle campagne non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche “Coltiviamo un futuro di pace”, “Stop alle guerre militari e commerciali” e “L’Europa ci serve come il pane”. Questi, alcuni degli slogan su centinaia di cartelli presenti.
“L’Europa è un valore irrinunciabile ed è la nostra casa, ma lavoriamo per un’Europa migliore, più equa, più forte, più coraggiosa” rimarca la Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone. “Chiediamo un deciso cambio di passo su temi cruciali come quello della burocrazia che soffoca i nostri agricoltori. C’è bisogno di un’Europa che ascolti davvero i bisogni della gente e non le lobby o le multinazionali; di un’Europa attenta alla difesa dell’identità di ogni Stato”.
“Siamo scesi in piazza, come richiesto da illustri scienziati, per chiedere che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti, compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025” ricorda il Direttore Giovanni Rosso.
Il presidente e il segretario di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, sono stati ricevuti dai vertici dell’Efsa, che hanno mostrato la volontà di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Aspetto cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.
“Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei” prosegue Rosso. “Fin dal primo momento, la nostra iniziativa aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa. Ora, continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultra-formulati. Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione”.
“Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute” chiosa la Presidente Monticone.