Il presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco, commenta con entusiasmo l’iscrizione della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nella lista UNESCO del Patrimonio culturale immateriale, ufficializzata giovedì 16 dicembre 2021.
“Questo riconoscimento – spiega Lanfranco – riveste un enorme valore per l’Astigiano; contribuisce a far crescere la consapevolezza delle potenzialità e delle eccellenze della terra in cui viviamo e del grande lavoro ancora da fare insieme per coglierle. E soprattutto mette al centro dell’economia legata al tartufo quei territori dove il tartufo c’è davvero e viene raccolto. Al tempo stesso ci impone una grande responsabilità: quella di tutelare il patrimonio arboreo, la biodiversità e, in generale, l’ambiente, con azioni concrete e immediate”.
Il Presidente ha seguito, in presenza ad Alba, l’ufficializzazione giunta da parte dell’UNESCO.
Una notizia straordinaria per l’Italia ed in particolare per il nostro territorio, da cui è nata la candidatura, dove la presenza dei tartufai è da sempre sinonimo di storia, cultura e tradizione.
Per l’Astigiano è un altro sogno che s’avvera dopo l’iscrizione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero-Monferrato del 2014.