Dopo il tutto esaurito degli incontri del 19 e 26 ottobre, si avvia alla conclusione il ciclo di presentazioni di Hereditarium, l’innovativo progetto di Cantine Sant’Agata (Scurzolengo) che sta ridefinendo il ruolo del Ruchè nel Monferrato Astigiano. L’ultimo appuntamento di degustazione di questa nuova gemma enologica, una selezione di Ruchèproveniente da sette vigneti accuratamente scelti, ciascuno con un terroir distintivo che contribuisce a creare un vino rappresentativo del territorio, è fissato per sabato 2 novembre.
“I due primi appuntamenti, seppur su due diversi binari, si sono svolti in maniera decisamente positiva“, spiega Franco Cavallero, proprietario di Cantine Sant’Agata e ideatore del progetto. <<Il primo è stato più tecnico, con degustazione dei vini che stanno affinando nelle botti e delle nuove annate, mentre il secondo si è concentrato sul territorio e sulla spiegazione dei terreni, evidenziando attraverso le degustazioni come i vari vigneti reagiscano al cambiamento climatico. Il terzo appuntamento seguirà questo approccio, approfondendo le differenze del suolo abbinate alla degustazione dei vini, per comprendere al meglio le sfumature del Ruchè in base al terroir“.
Hereditarium è un autentico “progetto di memoria e di futuro”, concepito per preservare e valorizzare il patrimonio vitivinicolo locale, promuovendo al tempo stesso lo sviluppo artistico e sociale del territorio. La valenza sociale del progetto si concretizza nella destinazione del 50% del ricavato dalla vendita delle bottiglie Hereditarium – riconoscibili per la caratteristica fascia rossa sull’etichetta – a iniziative artistiche e benefiche, con particolare attenzione alla lotta contro la violenza sulle donne. A celebrare il connubio tra arte e territorio, sette opere dell’artista Franco Verrua verranno installate nei comuni della denominazione Ruchè, ciascuna dedicata a una virtù: dalla Fortezza di Castagnole Monferrato alla Carità di Scurzolengo, creando un percorso artistico che esalta l’identità culturale del Monferrato.