Un abbraccio caldo ed entusiastico quello che Tigliole ha riservato a Papa Francesco. Il Santo Padre è arrivato nella piccola frazione di San Carlo poco prima delle 16, proveniente da Portacomaro dove aveva pranzato cona la cugina Carla Rabezzana. A San Carlo, all’incrocio di strada Stazione ad attenderlo c’era invece Franco Travo, marito della cugina del Santo Padre, Delia Gai che li aspettava trepidanti a casa. E insieme a Franco ad attendere il Pontefice arrivato a bordo di una Fiat 500 L bianca c’erano anche tante persone. Tanti tigliolesi, tanti baldichieresi, tanti abitanti della zona e soprattutto tanti bambini. Tra loro la piccola Emma, 7 anni, affetta dalla Sma, arrivata da Castellero con la mamma Valentina, il papa Emanuele e il fratellino Nicolò, ospiti del signor Achille che abita in una bella villetta rosa proprio all’angolo con strada Stazione e che ha aperto le porte anche a tanti altre persone che volevano vedere il papa ancora una volta, nel passare in quella strada diretto a casa Travo-Gai, chiusa al pubblico per motivi di sicurezza. E quando la 500 bianca si è avvicinata a Emma il Santo Padre l’ha fatta fermare e ha accarezzato la bimba, dandole anche una benedizione. E si è fermato anche a salutare Iolanda Fornaca, 97 anni, che si è detta emozionatissima nel poter stringere la mano del Pontefice. Al primo saluto tra il signor Travo e il Pontefice non sono mancate le battute e la commozione. Franco con gli occhi lucidi ha baciato Papa Francesco e poi gli ha chiesto se avesse bisogno di aiuto; il Santo Padre con ironi ha risposto “No, ce la faccio ancora da solo”. Poi ha incontrato i sindaci di Tigliole, Daniele Basso, di Baldichieri, Gianluca Forno, e di San Damiano Davide Migliasso (in rappresentanza anche dell’ente Provincia). A loro ha detto di essere rimasto colpito dalla presenza di tanti bambini. “Fate figli!”, si è raccomandato il Santo Padre prima di raggiungere la casa di Delia e Franco per un momento tutto personale.