Serata piena di sorprese per gli oltre cento rocchettesi che, sabato sera, hanno affollato l’incontro della rassegna “Un capogiro d’acqua” per l’ultimo appuntamento pubblico proposto da Comune, Associazione Comunica, Israt e Banca d’Alba. Accanto alla mostra fotografica “I volti del 1994”, allestita nel salone della Fattoria Roceta, il Comune ha esposto alcuni oggetti simbolo dei giorni dell’alluvione e della rinascita. Quello che ha commosso di più è stato il badile “B91” con cui il 6 novembre un militare del 1° Reggimento Nizza Cavalleria si presentò al sindaco Stefano Icardi per ripulire un piccolo spiazzo accanto al Municipio e sistemarvi casse con le scorte alimentari: i primi aiuti per il paese in ginocchio. Caldi applausi anche per quattro ragazzi nati nel 1994 (Alessandra Pero, Caterina Frola, Silvia Pero, Matteo Borio) che hanno letto poesie e consegnato al vicesindaco dell’alluvione, Sergio Aliberti, una targa con il ringraziamento della comunità. Toccanti le testimonianze, introdotte da Silvano Roggero, dei molti volontari che diedero una mano, a partire dall’attuale primo cittadino Elsa Aliberti. La sala si è stretta con affetto intorno a Gianfranco Mogliotti (nell’imminenza dell’arrivo dell’acqua, trasferì al sicuro, con il fratello Claudio, i registri dell’anagrafe comunale, salvando così un pezzo di storia del paese) e ad Alice Ferrero, bambina di sei anni salvata dalla piena. Altra sorpresa, la presenza di Marco Lombardi che, partendo dal dramma di Rocchetta, negli anni seguenti si laureò con una tesi su protezione civile e cultura del rischio nei paese colpiti dall’alluvione. Significativo anche il contributo dato, durante la serata, da Giancarlo Castagna, capogruppo della Protezione Civile locale. La mostra “I volti del 1994” (una cinquantina di foto provenienti dagli archivi de La Stampa di Asti) resterà aperta fino al 23 novembre per essere visitata in settimana dalle scuole e da volontari della Protezione Civile e abitanti che, sabato 22, parteciperanno alla “bagna cauda della solidarietà”. Mercoledì 19 novembre, Isola d’Asti: Il cielo in una stanza. Osservare il cielo e disegnarlo nelle sue varie versioni: è quello che faranno mercoledì 19 novembre gli alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria Tartaglino di Isola d’Asti. Una lezione animata, condotta dalla naturalista Alessandra Fassio, per comprendere i cambiamenti del clima e riflettere sugli effetti belli e brutti della pioggia intorno a noi. L’appuntamento è per le 14 a scuola (l’incontro non sarà aperto al pubblico): i bambini costituiranno alcuni gruppi, ognuno dei quali si occuperà di disegnare i cambiamenti del cielo (sereno, variabile, nuvoloso, piovoso, ecc.), per riflettere sui benefici della pioggia, ma anche sulle sue conseguenze negative per il territorio. La lezione, proposta dal Comune insieme a Associazione Comunica, Israt e Banca d’Alba, chiuderà la rassegna “Un capogiro d’acqua” dopo una quindicina di appuntamenti.
“Un capogiro d’acqua” chiude mercoledì con la lezione animata per i bambini di Isola
