“Per tracciare un bilancio dei primi due anni di amministrazione comunale, vorrei invitare il lettore di questo scritto a fare insieme una metaforica passeggiata per vedere insieme alcune cose che ci sono adesso nella nostra Città e due anni fa non c’erano. Comincerei da piazzale De André, per gustare lo sguardo sveglio dei ventotto giovani che hanno costituito le undici aziende che lavorano nell’incubatore di imprese realizzato presso la nostra Università. Poco più in là altri ragazzi che due anni fa non c’erano: sono 150 atletici studenti che ogni anno si aggiungono da quando abbiamo fatto diventare Asti sede del corso di laurea in Scienze Motorie, che provengono in larga maggioranza da fuori provincia. Possiamo poi incontrare i volti, provati dall’esperienza, dei 240 disoccupati della zona sud ovest della Città che siamo riusciti a impiegare in tirocini formativi, offrendo una speranza per il futuro e un reddito mensile di 480 euro, modesto ma utile in tasche vuote. In Piazza Roma, troviamo i ragazzi, circa 100 al mese, che si rivolgono all’Informagiovani per sentirsi meno soli nella ricerca attiva del lavoro (vengono affiancati nella stesura del curriculum, nel contattare il centro per l’impiego, le agenzie di lavoro e formative etc.). Uno sguardo, se non di gratitudine, quanto meno di complicità lo incontriamo poi tra i lavoratori della GATE o della ASKOLL: non hanno risolto il problema del futuro delle loro fabbriche ma hanno avuto sindaco e assessori al loro fianco nelle battaglie che hanno garantito nel breve termine l’apertura degli stabilimenti e gli ammortizzatori sociali. Troviamo anche i quindici imprenditori che potranno ampliare la loro azienda grazie alla Variante 31, di semplificazione del Piano Regolatore: sono induriti dalla diffidenza verso una burocrazia che ferma ogni iniziativa. Forse tra qualche anno un po’ di quella diffidenza si scioglierà e potranno tornare a guardare al Comune non come a un nemico ma come un alleato. Tra loro nomi importanti come Perlino e meno noti, che però rappresentano tutti realtà imprenditoriali sane. Dobbiamo invece prendere l’auto per vedere lo stabilimento della Saclà, che solo un anno fa era a rischio di delocalizzarsi fuori regione e ora non solo resterà sul territorio astigiano ma amplierà le proprie attività con un nuovo stabilimento a Castello d’Annone; un altro stabilimento in fase di ristrutturazione perché ospiterà una nuova fabbrica metalmeccanica della Fondalpress a Portacomaro Stazione; i lavori in corso a Quarto per l’atterraggio di una fabbrica di componenti per macchine da corsa. Spingendoci fino a Castagnole Lanze vediamo i lavori sullo stabilimento in cui tornerà ad operare una fabbrica del gruppo Miroglio Tessile, grazie anche, agli accordi con cui noi astigiani ci siamo fatti carico di depurare nel nostro depuratore del lungo Tanaro gli scarichi della produzione. Vedremo nei prossimi mesi se la novità che diventerà operativa da fine luglio sarà utile ad attrarre nuove aziende pur in un momento così difficile: l’area industriale di proprietà comunale a Quarto verrà concessa gratuitamente per i primi cinque anni (poi si pagherà un canone calmierato o si potrà riscattare la proprietà). In strada Laverdina vediamo che è stato impiantato il cantiere per la prosecuzione della strada. E’ importante perché è il primo cantiere del PISU: un intervento da oltre dici milioni di euro in due anni a partire da oggi, che non solo cambieranno la zona sud ovest della Città, ma daranno ossigeno all’economia e al lavoro. Per la Città vediamo i tecnici che stanno posizionando le antenne per il WI-FI gratuito che da settembre si accenderà in tutta il centro e, l’anno prossimo, anche nelle frazioni: anche questo servirà a imprese e turismo. Ci fermiamo in piazza Statuto e piazza Astesano pedonalizzate con, rispettivamente, il nuovo mercato delle erbe e i giochi per i bambini. Sono l’antipasto dell’estensione (ormai progettata) della zona a traffico limitato nella parte storica e monumentale della Città, che andrà di pari passo con rivitalizzazione del centro: un po’ come si è fatto con il Parco Avventura ai giardini pubblici e come sta avvenendo con la fortunata iniziativa delle Notti Bianche. Se la nostra passeggiata avverrà in una sera d’estate noteremo che ormai la Città è viva grazie ad Asti Musica, Asti Teatro, Notti Bianche, bersaglieri, etc.: iniziative che negli ultimi due anni (a costi invariati) si sono moltiplicate e accresciute. Sull’asse di corso Alfieri incontriamo i locali della nuova Biblioteca in cui sono stati finalmente piazzati gli scaffali a testimonianza del fatto che tutto è ormai pronto per il trasloco dei libri nei nuovi grandi locali, mentre nei vecchi troverà casa quella perla unica al mondo che risponde al nome di Museo degli Arazzi Scassa. A Palazzo Alfieri incontriamo un cantiere finalmente operoso a testimonianza che il vate avrà dopo decenni la sua casa riaperta al pubblico. Al Casermone di San Rocco vediamo il Tribunale molto più affollato di avvocati e utenti provenienti da fuori, di quanto non fosse due anni fa, perché abbiamo accorpato ad Asti anche il Tribunale di Alba. A questo punto occorre una tappa all’ufficio appalti del Comune per verificare che sono già aggiudicate le gare per la ristrutturazione del campo di atletica leggera, dei relativi spogliatoi, del Palazzetto di via Gerbi e della piscina comunale coperta. I lavori partiranno questa estate e mai in passato la Città aveva conosciuto un impegno così grande per lo sport, cui vanno aggiunti l’iniziativa, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio, che da due anni ha dimezzato la tariffa delle palestre comunali per le squadre giovanili under 18 e il “salvataggio”, operato proprio in questi giorni, dei cinque milioni di euro di finanziamento che consentiranno di sfatare la maledizione che da trent’anni impedisce alla Città di realizzare il nuovo Palasport. Altre carte importanti sono quelle del Teleriscaldamento: è arrivata in questi giorni dai nostri soci privati di Asp la conferma scritta della disponibilità a far partire l’investimento che darà calore a prezzo più basso e minor inquinamento agli astigiani, con lavori edili e tecnologici per cinquanta milioni di euro in cinque anni: altro ossigeno per la nostra economia. Per concludere un passaggio alla Casa di Riposo per salutare i venticinque senzatetto ospiti del dormitorio comunale: lo abbiamo ristrutturato e ampliato per farlo passare da 15 a 25 posti in modo che più nessuno debba dormire per strada. A fianco c’è la struttura per accoglienza provvisoria per famiglie che invece non è decorosa: l’impegno è di chiuderla e di trovare casa alle cinque famiglie che ci sono dentro da parecchi anni, entro la fine del nostro mandato. Spero che questa passeggiata sia sufficiente a convincere il mio nuovo amico a dare il suo contributo alla formazione un “Piano strategico” della Città e del territorio: uno strumento per coinvolgere tutte le associazioni, i giovani, le scuole nella costruzione di una nuova “identità astigiana” e di strategie condivise di sviluppo. Lo farà parlando con l’Assessore cui, tre giorni fa, ho chiesto di assumere questo nuovo avvincente incarico”. Fabrizio Brignolo, sindaco di Asti