La pioggia che durava da giorni, i segnali di allarme che non arrivarono, onde d’acqua e fango che si presero tutto, gente intrappolata sui balconi o sui tetti: successe vent’anni fa nella notte tra il 5 e il 6 novembre.
La quotidianità sconvolta dalla piena, ma anche i gesti di chi programmava il proprio tempo sotto la pioggia, ignaro di quel che sarebbe successo, o di chi fu costretto a riorganizzare la propria vita dopo la devastazione, saranno al centro di “Voci della città sommersa: una polifonia d’acqua e di vita”, lettura scenica a cura del Teatro degli Acerbi ospitata stasera, mercoledì 5 novembre, alle 21, alla Casa del Teatro (ex Auditorium del Centro Giovani).
Patrizia Camatel e Dario Cirelli interpreteranno il testo scritto dagli scrittori Marianna Natale e Davide Cavagnero, capaci di ricreare l’intensità di quei momenti e di restituire emozione. Nulla di costruito o inventato: per la stesura della trama, i due scrittori astigiani hanno compiuto una lunga ricerca giornalistica, consultando materiali d’archivio per rintracciare le storie (che nella lettura scenica diventano, appunto, voci della città sommersa) raccontate dalle persone che subirono l’umiliazione del Tanaro.
La serata, che costituisce uno degli appuntamenti della rassegna “Un capogiro d’acqua”, è proposta da Associazione culturale Comunica, Israt, Comune di Asti (Assessorato all’Ambiente), Banca d’Alba. Ingresso libero.