Unico partner italiano, il liceo Scientifico “F. Vercelli”, assieme a due istituti superiori di Portogallo e Repubblica Ceca, sta facendo parte del progetto: “3DPrintED – Educational uses of 3D printers”, nell’ambito del programma europeo Erasmus+ KA220-SCH (il progetto dell’UE, per l’istruzione e la formazione, volto all’innovazione, per sollecitare lo scambio di esperienze tra diverse istituzioni europee) – Cooperation partnerships in school education. Scopo del progetto, della durata di 24 mesi, è quello di integrare nel percorso educativo le stampanti 3D nelle scuole secondarie, potenziando, in questo modo, l’insegnamento delle discipline STEM attraverso metodologie innovative e strumenti concreti.

Avviato ufficialmente l’8 novembre 2024 con il Kick-Off Meeting a Praga, ospitato dall’agenzia nazionale European Development Agency (EUDA), capofila del progetto, 3DPrintED coinvolge, come detto, oltre al “Vercelli”, ai suoi docenti e ai suoi studenti, anche altre scuole e docenti provenienti dalla Základní škola Praha 5 dalla  Escola Secundária de Lagoa. 

L’obiettivo è fornire agli insegnanti strumenti concreti e aggiornati per integrare la stampa 3D nella didattica quotidiana, sviluppando competenze digitali, progettuali e scientifiche nei docenti e negli studenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni.

È stato necessario, quindi, vista la portata e l’importanza di questo progetto innovativo, costituire un team multidisciplinare di docenti, in grado di affrontarne al meglio le sfide metodologiche e didattiche. Il gruppo di lavoro del Liceo “Vercelli” è composto da professori di diversi ambiti e dipartimenti: Informatica (P. Bugnano, A. De Salvo), Matematica e Fisica (C. Giraudi), Disegno Tecnico (G. Russo), Scienze Naturali (P. Laustra), Filosofia e Comunicazione (D. Cavagnero), Educazione Fisica (L. Agoglia), Lingue Straniere (D. Giordano, A. Ghia).

Grazie al finanziamento Erasmus+, la scuola si è dotata di una stampante 3D a colori Bambu Lab X1 Series e quattro stampanti Creality, che saranno utilizzate nei laboratori e nei corsi di formazione.

Ormai a pieno regime, il progetto si articola 5 fasi, con l’attenzione alla creazione di una didattica comune, su cui gli insegnanti saranno addestrati attraverso workshop, e alla pratica didattica in classe, con valutazioni del percorso e dei risultati. 

“Il progetto rappresenta una straordinaria occasione per favorire l’innovazione didattica e rafforzare la dimensione europea della scuola – commentano le referenti del progetto, le professoresse Giordano e Ghia – l’esperienza con 3DPrintED permetterà a docenti e studenti di collaborare con realtà scolastiche internazionali, condividere buone pratiche e sviluppare competenze utili per affrontare le sfide dell’educazione del futuro”.