Oggi, lunedì 12 settembre, la campanella suonerà per gli alunni astigiani, richiamandoli all’inizio di un nuovo anno scolastico.
Con gli studenti piemontesi ricominceranno anche la maggior parte delle regioni d’Italia, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano, rientrata lunedì 5, e di Sicilia e Valle d’Aosta, dove la campanella non suonerà fino al 19 settembre. L’anno scolastico 2022-2023 si apre nel segno della normalità, archiviando la didattica a distanza e le mascherine, anche se queste ultime restano sempre raccomandate per i più fragili.
Il calendario
Il trauma del rientro è però mitigato dalla prospettiva di un anno scolastico ricco di festività che cadono a pennello per creare ottimi ponti. Le vacanze di Natale andranno dal 23 dicembre all’8 gennaio 2023, quelle di Pasqua dal 6 all’11 aprile. Per Carnevale le scuole saranno chiuse lunedì 20 e martedì 21 febbraio, poi lunedì 1° maggio per la Festa dei Lavoratori e martedì 2 maggio per San Secondo e infine venerdì 2 giugno. Meno appetitosi per eventuali fughe vacanziere il 1° novembre e il 25 aprile, entrambi martedì. La scuola finirà sabato 10 giugno, o venerdì 9 per chi non va al sabato.
I numeri
Dai dati dell’Usp (Ufficio Scolastico Provinciale) di Asti, risulta che i ragazzi che torneranno tra i banchi lunedì sono più di 24 mila in tutta la provincia: 3.102 alla scuola dell’infanzia, 7.995 alla primaria, 5.137 alle medie e 7.812 alle superiori.
Tante anche le cattedre assegnate entro il 31 agosto, per dar modo ai docenti di prendere servizio già il 1° settembre. Ventisei i docenti di sostegno immessi in ruolo da Gps (Graduatorie provinciali) e 769 le supplenze annuali assegnate fino al 31 agosto o al 30 giugno, di cui circa la metà su infanzia e primaria e l’altra metà su I e II grado, compresi i posti di sostegno. Tra il personale Ata ci sono state 26 nomine in ruolo e 159 assegnazioni di supplenze annuali, di cui 21 assistenti amministrativi, 12 assistenti tecnici e 126 collaboratori scolastici.
Nei mesi di settembre e ottobre alcuni istituti astigiani (Artom e Vercelli) ospiteranno inoltre gli orali del concorso straordinario a livello regionale per le classi di concorso A011 (discipline letterarie e latino), A012 (discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A041 (scienze e tecnologie informatiche).
Le problematiche
Nonostante le sette procedure concorsuali in atto da più di un anno – che vanno dal concorso ordinario per i docenti delle primarie e delle secondarie, ai concorsi Stem (materie scientifiche) e agli straordinari per i precari con più di 3 anni di servizio – le cattedre scoperte ad oggi sono ancora più di 150 mila in tutta Italia. Molte classi di concorso, infatti, non hanno ancora ricevuto la nomina in ruolo per i ritardi delle burocrazie concorsuali, mentre la procedura informatizzata che dovrebbe assegnare le supplenze annuali e brevi su base provinciale crea ingiustizie e rinunce, privando di fatto i docenti della possibilità di scegliere quale incarico accettare. In ogni caso, entro pochi giorni dall’inizio della scuola le cattedre scoperte in provincia di Asti dovrebbero essere coperte, ma non è detto che il Ministero non decida di immettere gli idonei in ruolo a metà anno, con conseguenti disagi per gli alunni a cui non viene garantita la continuità didattica, e per docenti, che si vedono togliere da un giorno all’altro da una scuola per essere immessi in un’altra o lasciati a piedi.
Elena Fassio