Sciopero on line degli studenti che intendono protestare per la ripresa delle lezioni in dad.
Mercoledì 17 marzo gli studenti incroceranno le braccia, un gesto non solo simbolico per chiedere al Governo e alle istituzioni di andare contro la normalizzazione della dad; un investimento massiccio su istruzione, sanità e ricerca e un intervento sui disagi giovanili dovuti a questo periodo di chiusure.
“La terza ondata è alle porte, gli ospedali piemontesi sono stati dichiarati sull’orlo del collasso e con una zona rossa dietro l’angolo, la nostra preoccupazione sul futuro della scuola è molto alta.
Con un nuovo governo che ha promesso le stelle, ci ritroviamo nella stessa situazione dell’anno scorso: scuole che non possono rimanere aperte e studenti costretti a rimanere in casa a seguire la didattica telematicamente, trascinandosi dietro tutte le disuguaglianze e i problemi che le varie famiglie possono avere – scrive in una nota il Collettivo Studentesco Terzo Intermezzo -. Le parole della settimana scorsa del neo-ministro dell’istruzione ci lasciano alquanto sorpresi, dal momento che si ipotizza il mantenimento della dad anche in tempi “normali”: ipotesi che ci allarma incredibilmente, considerato che questo modello di didattica dovrebbe effettuarsi in maniera esclusivamente emergenziale.
La nostra generazione, oltretutto, è stata lasciata per ultima, in aggiunta alla difficoltà per molti studenti di seguire le lezioni, questi mesi di chiusura sono stati disastrosi per le migliaia di giovani che avevano dei problemi pregressi di sanità mentale: la mancata vita sociale e il totale abbandono da parte dei servizi di aiuto psicologico hanno fatto mostruosamente alzare il tasso di ricoveri e suicidi di ragazzi tra i 14 e i 18 anni.
In cima ai problemi dobbiamo notare quanto la scuola si sia mostrata debole in questo periodo: a fronte di tagli all’istruzione che si ripetono dalla fine degli anni ‘90, le istituzioni scolastiche non sono riuscite a organizzare rientri sicuri, aumentando i contagi nel mondo scolatico, lavorativo e non.