E’ cominciato l’Avvento, il tempo in cui la comunità è chiamata ad essere attenta ai segni della presenza di Dio in mezzo a noi, tempo che ci richiama ad andare al di là della fretta e della superficialità, come ha spiegato il vescovo Marco Prastaro. Un’attesa che deve essere vigile. E proprio in un periodo così importante per la comunità cristiana la Diocesi ha voluto presentare tre progetti diversi ma che sottolineano l’importanza della presenza della comunità cristiana stessa in Asti: la gestione dell’immigrazione e dell’accoglienza dei richiedenti asilo, la stipula di un manifesto per l’Università frutto di un accordo fra Cei e Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e l’undicesima edizione del bado per l’assegnazione delle borse di studio del Progetto Culturale intitolata quest’anno al medico astigiano Carlo Currado.
L’accoglienza diffusa della Caritas Diocesana
Tre temi ben distinti. Partendo dal discorso dell’accoglienza la Caritas Diocesana che si sta occupando della gestione di un’accoglienza diffusa sul territorio chiede la solidarietà degli astigiani. Con il nuovo decreto sicurezza infatti il mondo dell’accoglienza è cambiato drasticamente. Oggi ai richiedenti asilo, arrivati in Italia dopo viaggi da incubo, viene garantito solo lo stretto indispensabile fino al momento in cui la commissione non si esprime sul loro stato, accettando o negando la richiesta.
Questo significa che tutti gli altri aspetti su cui chi faceva accoglienza prima si concentrava (insegnamento della lingua, inserimenti lavorativi, rete sociale) ora vengono meno. Caritas e Diocesi si sono interrogati a lungo sul partecipare o meno al nuovo bando, ma la scelta è stata una sola. Continuare nell’accoglienza, contribuendo personalmente là dove lo Stato non sovvenziona più. Una decisione per non gettare alle ortiche anni di lavoro su questo campo, cominciati già nel 2011 con l’arrivo dei primi immigrati somali nell’Oasi dell’Immacolata e proseguiti poi nel 2014 con l’emergenza sbarchi. Un percorso che deve e vuole continuare, quello dell’accoglienza diffusa. Gruppi non troppo numerosi di migranti in comunità, parrocchie che creano attorno a loro una rete di sostegno che spesso diventa fondamentale. Una rete che si basa quasi esclusivamente sul volontariato. Per questo Caritas in occasione dell’Avvento lancia due appelli.
“Siamo alla ricerca di persone che vogliano darci una mano a livello di volontariato che economico”, spiega Beppe Amico, direttore Caritas Diocesana. Si cercano volontari che dedichino del loro tempo, ma servono acnhe aiuti economici per continuare a finanziare i tirocini lavorativi.
In questo senso chiunque voglia fare un’offerta economica può effettuare un bonifico.
Causale Avvento/Natale 2019 (precisando Avvento 2019)
Bonifico bancario a favore della Caritas Diocesana di Asti: Codice IBAN IT17S0623010320000046398437,
Cariparma, Corso Alfieri n. 213, Asti;
Il Manifesto per l’Università
Ma ci si è voluti concentrare molto anche sulla promozione culturale attraverso l’università. Questa mattina è stato presentato il Manifesto per l’Università: un testo congiunto che mercoledì 15 maggio 2019 mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI, e Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), hanno sottoscritto presso la sede della CRUI a Roma. “Siamo una delle Diocesi pilota di questa convenzione – ha spiegato don Mauro Canta, responsabile della Pastorale Universitaria -. Già nel 2016 la nostra Diocesi aveva precorso i tempi sottoscrivendo un simile documento”.
Don Canta ha ricordato anche la nascita di un nuovo portale fuorisede.info dedicato agli studenti fuori sede e la Messa di Natale per gli Universitari che per la prima volta verrà celebrata nell’aula magna dell’Università (venerdì 13 dicembre alle 18.30).
Il nuovo bando per le borse di studio del Progetto Culturale
La lunga conferenza stampa si è chiusa con la presentazione del nuovo bando per l’assegnazione delle borse di studio del Progetto Culturale della Diocesi intitolato alla memoria del pioniere della neonatologia e pediatria Carlo Currado.
“Il bando per le borse di studio finanziato dal progetto culturale diocesano ha stabilizzato la presenza dell’Università nella nostra città”, ha commentato il professore Franco Valfrè coordinatore della commissione che esamina le tesi. Sei le borse che verranno assegnate a coloro che discuteranno la tesi di laurea dal 1 giugno 2020.
Le tesi dovranno riguardare temi inerenti l’innovazione in senso lato e la loro applicabilità nelle aree ambiente e cultura, economia e territorio (Il capitale umano come risorsa), Scienze e Tecnologia in ottica 4.0 e Servizi alla persona (Fasce deboli povertà”.