Con un afflusso stimato tra le 25mila e le 30mila persone (ma voci autorevoli hanno lasciato intendere che ne potrebbero convergere domenica fino a 40mila) e tempi record di preparazione e organizzazione, la due giorni del Papa ad Asti ha mobilitato la città a tutti i livelli.
Il prefetto Claudio Ventrice, in carica ad Asti dal maggio scorso, sta coordinando il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sull’evento, allargato ai tanti rappresentanti dell’associazionismo pubblico e privato che si sono messi a disposizione per questa occasione.
Il brevissimo preavviso, un mese, ha richiesto uno sforzo organizzativo straordinario.
“La notizia della visita del Santo Padre è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ci ha colti tutti di sorpresa. Ci ha riempiti di orgoglio ed entusiasmo e la disponibilità di tutti è stata totale: non avevo mai visto un tale gioco di squadra, una volontà di dare tutto il possibile per fare in modo che questo evento si realizzi al massimo livello. Per Asti si tratta di un’occasione storica, unica al mondo, da non perdere”.
Ricorda il momento in cui ha ricevuto la comunicazione?
“Un mese fa, ero in ufficio, viene da me il vescovo Marco Prastaro e mi dice: “Stia con i piedi per terra: arriva il Santo Padre”. Mancavano appena quattro settimane. Sono rimasto senza parole. Appena ho avuto modo di realizzare, ho iniziato a mettere in moto la macchina organizzativa: ci siamo riuniti immediatamente con il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo – dal mondo del volontariato all’Unione industriale – e ci siamo messi al lavoro”.
Cosa significa questo evento per Asti?
“È un evento che coinvolge tutti. Potrà essere per la città una grande vetrina sull’Italia e sul mondo. Gli hotel e i ristoranti sono pieni da settimane. Tra la gente si percepisce un entusiasmo trascinante. Tutti vogliono poter dire: “Io c’ero”, tutti vorrebbero poter dare qualcosa per contribuire”.
Marianna Natale
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 18 novembre 2022