L’incremento dei costi per la fornitura di energia, impatta principalmente sui settori ad alta intensità energetica le industrie dell’acciaio, della carta, del cemento, della ceramica, della chimica, delle fonderie e del vetro e della calce. Una situazione che mette in difficoltà le attività produttive. Abbiamo raggiunto Gianluca Castellini, CEO Smurfit Kappa Italia
Entriamo nel merito, come impatta il drastico incremento dei costi dell’energia nella realtà produttiva di Smurfit Kappa?
Il caro energia si aggiunge a una serie di rincari delle materie prime. Il Primo fra tutti, per il nostro settore, è relativo al costo della carta. L’aumento dei prezzi è iniziato a fine 2020 arrivando a raggiungere il massimo storico.
Oltre al caro energia, anche un’altra difficoltà relativa per il vostro settore. Come la state affrontando?
A questo si è aggiunta la difficoltà di reperire la materia prima sufficiente alla domanda. Il Gruppo ha così deciso, in un’ottica di ottimizzazione produttiva di acquisire la cartiera Burgo di Verzuolo. (una capacità produttiva di 600.000 tonnellate di carta. ndr). Questa è un’acquisizione che rappresenta una sicurezza per i nostri clienti perché siamo in grado di soddisfare il fabbisogno del gruppo.
Per quanto riguarda gli aumenti di quali percentuali parliamo?
Tornando al caro energia, paragonando il costo di febbraio 2022 su febbraio 2021, registriamo un aumento del 73%. Lo stesso dato rispetto a febbraio 2020 fa registrare un aumento del 150%.
Occorre sottolineare che è complesso gestire questa fase di aumenti, che non si sa quanto durerà – la profittabilità si riduce in maniera significativa e solo le aziende più solide riescono a sostenere il momento.
Alessia Conti
L’intervista completa e un ricco dossier sul rincaro dei costi della carta sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 11 marzo 2022.