Maurizio Rasero, sindaco della Città di Asti e presidente della Provincia, all’inizio del nuovo anno traccia un bilancio del 2024 appena trascorso e offre una panoramica su quello che rappresenterà il 2025 per il territorio astigiano.
Partiamo da un bilancio del 2024. Come è andato questo anno?
“Il 2024 è stato l’anno della svolta. Finalmente ci siamo lasciati alle spalle uno dei periodi più brutti e tragici, quello del covid, e ci si è potuti dedicare a pieno ritmo al futuro e allo sviluppo di tutto ciò che era rimasto in sospeso nel periodo pandemico. In particolare, il 2024 ci ha visti impegnanti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr, con l’obiettivo di ottenere il maggior numero di finanziamenti possibili nei diversi settori previsti”.
Che cosa c’è nel suo elenco di “buoni propositi” da primo cittadino per il 2025?
“Sono tante le cose in ballo. Ci auspichiamo sicuramente di poter realizzare tutti i progetti e di poter far luce sulle pratiche aperte, con l’obiettivo di portare occupazione e sviluppo per il nostro territorio. Penso soprattutto a due aspetti: quello del turismo e quello della logistica. Il 2024 ci è servito per definire alcune situazioni che ora nel 2025 vorremmo concretizzare. Per fare un esempio: sono stato a una serie di convegni in Italia e all’estero, tra cui uno a Lugano, durante il quale ho cercato di far capire come la nostra città si trovi lungo un crocevia strategico per aprire nuove prospettive”.
Volgiamo lo sguardo innanzitutto rispetto a opere di edilizia, ristrutturazioni e interventi pubblici. Quando termineranno i lavori di ristrutturazione del Municipio e di palazzo Ottolenghi?
“Per quanto riguarda palazzo Ottolenghi, una buona parte dei lavori esterni è terminata e sono già state tolte le impalcature, con conseguente riapertura della circolazione nel doppio senso. Mancano alcuni lavori all’interno. Rispetto al Municipio, i lavori dovrebbero completarsi entro la primavera. C’è da dire che, rispetto ai finanziamenti ottenuti, abbiamo deciso di investire anche una buona parte di fondi nostri per realizzare una ristrutturazione completa degli edifici, sfruttando il fatto che i cantieri erano già aperti. A palazzo Ottolenghi verranno restaurate alcune sale che andranno ad ampliare l’offerta museale della città; mentre per quanto concerne il Municipio abbiamo previsto anche la sistemazione della facciata e dello scalone storico che non rientravano nel progetto iniziale”.
L’intervista completa sul numero della Gazzetta d’Asti in edicola da venerdì 17 gennaio 2025
Laura Avidano